LA CULTURA DEL MIELE ARRIVA IN SVIZZERA
di Elsa Menegolli - Honey Sommelier
Una delle soddisfazioni più grandi di un Sommelier del Miele è quella di poter fare il proprio lavoro divulgando la cultura del miele. Parliamo proprio di cultura del miele e non necessariamente di api. Fin da bambini a scuola insegnano l'importanza degli insetti impollinatori che con il loro lavoro certosino portano sulle nostre tavole una serie di alimenti importantissimi. Le api le conosciamo bene e spesso abbiamo anche la fortuna di vederle nei nostri giardini. Quello che manca nella cultura dei giovani e degli apicoltori è proprio la capacità di valutare il prodotto finale. Queste competenze vengono apprese frequentando dei corsi di formazione appositi ma ciò che può fare la differenza è il continuo allenamento.
E' stato un piacere poter portare le basi dell'analisi sensoriale del miele nelle scuole medie del Cantone Ticino, insegnando i fondamenti dell'indagine sensoriale e le tecniche di abbinamento del miele con il cibo. La Svizzera, terra caratterizzata da vallate che intercalano le alte montagne della catena montuosa delle Alpi sud, è il luogo ideale per lo sviluppo di famiglie di api che possono trovare terreni incontaminati. boschi e fioriture sulle quali poggiarsi.
La Svizzera è conosciuta principalmente per i pregiati mieli di castagno, i miei di acacia, i mieli di tiglio e i mieli di rododendro. Tutti prodotti tipici che rappresentano una zona geografica e il suo specifico terroir.
Mentre i giovani delle scuole medie si sono dilettati a capire i colori del miele, i gusti principali che li rappresentano e le percezioni sensoriali, gli apicoltori si sono invece concentrati sull'assaggio dei mieli monoflora provenienti da specifiche zone ad altitudini diverse. Incredibile scoprire come il clima possa andare a modificare così considerevolmente una produzione, mantenendo quindi ancora più forte il legame con le zone di produzione.
Un'esperienza fantastica che ha visto la voglia di imparare al primo posto. E questa è stata la più grande soddisfazione in questi giorni di trasferta in un paese cordiale come la Svizzera, che mi ha dato amicizia, buon cibo e pane per i miei denti.
Una delle soddisfazioni più grandi di un Sommelier del Miele è quella di poter fare il proprio lavoro divulgando la cultura del miele. Parliamo proprio di cultura del miele e non necessariamente di api. Fin da bambini a scuola insegnano l'importanza degli insetti impollinatori che con il loro lavoro certosino portano sulle nostre tavole una serie di alimenti importantissimi. Le api le conosciamo bene e spesso abbiamo anche la fortuna di vederle nei nostri giardini. Quello che manca nella cultura dei giovani e degli apicoltori è proprio la capacità di valutare il prodotto finale. Queste competenze vengono apprese frequentando dei corsi di formazione appositi ma ciò che può fare la differenza è il continuo allenamento.
E' stato un piacere poter portare le basi dell'analisi sensoriale del miele nelle scuole medie del Cantone Ticino, insegnando i fondamenti dell'indagine sensoriale e le tecniche di abbinamento del miele con il cibo. La Svizzera, terra caratterizzata da vallate che intercalano le alte montagne della catena montuosa delle Alpi sud, è il luogo ideale per lo sviluppo di famiglie di api che possono trovare terreni incontaminati. boschi e fioriture sulle quali poggiarsi.
La Svizzera è conosciuta principalmente per i pregiati mieli di castagno, i miei di acacia, i mieli di tiglio e i mieli di rododendro. Tutti prodotti tipici che rappresentano una zona geografica e il suo specifico terroir.
Mentre i giovani delle scuole medie si sono dilettati a capire i colori del miele, i gusti principali che li rappresentano e le percezioni sensoriali, gli apicoltori si sono invece concentrati sull'assaggio dei mieli monoflora provenienti da specifiche zone ad altitudini diverse. Incredibile scoprire come il clima possa andare a modificare così considerevolmente una produzione, mantenendo quindi ancora più forte il legame con le zone di produzione.
Un'esperienza fantastica che ha visto la voglia di imparare al primo posto. E questa è stata la più grande soddisfazione in questi giorni di trasferta in un paese cordiale come la Svizzera, che mi ha dato amicizia, buon cibo e pane per i miei denti.